| Guerra degli ottant’anni e Repubblica delle Sette Province Unite
Nel 1566 ci fu una rivolta nei Paesi Bassi nelle città di Anversa, Bruges, Tournai, Gand, Ypres. La popolazione, appoggiata dal clero calvinista e dai nobili locali, vessata dall'inquisizione imposta del monarca spagnolo e da un crescente crisi economia delle più importanti città commerciali, saccheggiò monasteri e altri centri religiosi.
Figura centrale del conflitto fu senza dubbio Guglielmo d’Orange-Nassau, un grande feudatario che divenne, nel 1572, capo della rivolta delle province settentrionali e si convertì al calvinismo. Nel 1574 le armate di Guglielmo vinsero molte battaglie minori e molti scontri navali. I ribelli presero inoltre Leida, che rappresentò uno dei loro punti di forza oltre che una grande vittoria, a tal punto che Guglielmo decise di fondarvi un'università, la prima delle Province Unite del Nord.
Nel 1579 si ebbe la costituzione dell'Unione di Utrecht, che comprendeva le province ribelli, e nel 1581 venne proclamata all'Aja, in olanda, la Repubblica indipendente delle Province Unite, della quale Guglielmo fu eletto Statolder (Governatore Generale). Alle Province Unite si contrapponevano le province meridionali, organizzate nell'Unione di Arras (stipulata nel 1579). Qui l'aristocrazia terriera cattolica restò fedele a Filippo II, favorendo un più facile controllo da parte degli spagnoli.
La difficile situazione convinse gli spagnoli a firmare, nel 1609, una tregua, della durata di dodici anni; durante questo periodo, le Province Unite, conobbero un vero e proprio periodo di splendore, con un incremento nei commerci e nelle forze militari e una grande fioritura nelle arti.
Il 30 gennaio 1648, con il Trattato di Münster, venne firmata la pace tra la Spagna e le Province Unite; il trattato era parte della Pace di Vestfalia, che metteva fine alla Guerra dei trent'anni.
Dal lato spagnolo, il Duca d'Alba fu la figura più importante della guerra.
Don Fernando Álvarez de Toledo y Pimentel, terzo duca d'Alba, fu uno dei più fidati aiutanti di Carlo V durante le guerre d'Italia. Nel 1567 venne inviato nei Paesi Bassi per sedare la rivolta contro la dominazione spagnola; promosse l’aumento delle tasse, istituì un tribunale contro gli eretici calvinisti e lasciò che i suoi uomini saccheggiassero le città protestanti. Con queste sue azioni si inimicò anche i nobili cattolici che si allearono con Guglielmo d’Orange. Nonostante avesse sconfitto ripetutamente le truppe dei ribelli e avesse conquistato diverse città venne sostituito con don Luis de Requésens in quanto non era comuqne riscito a riportare una vittoria decisiva alla corona di Spagna.
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